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Alcune delle più importanti
conferenze tenute nella provincia di Cosenza.
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CALABRIA |
29
Novembre 2000 - COSENZA |
Comune di Cosenza
Provincia di Cosenza
Casa delle Culture
Locandina
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Il
giorno Mercoledì 29 novembre 2000 alle ore 19.30, presso la Casa delle
Culture, in Corso Telesio a Cosenza, con il patrocinio del Comune e
della Provincia di Cosenza, i testimoni di Geova hanno tenuto una
conferenza, alla quale è stata invitata la cittadinanza, dal tema “L’Olocausto
e i testimoni di Geova”.
Durante
la conferenza è stato letto il messaggio di saluto che Franco
Dionesalvi, Assessore alla Cultura del Comune di Cosenza ha inviato
agli intervenuti, nel quale rammaricandosi della Sua costretta assenza per
gravi motivi istituzionali, ha confermato il suo apprezzamento e la sua
ammirazione per questa iniziativa di carattere nazionale e ha dato la sua
disposizione per altre e nuove iniziative dei testimoni di Geova che, come
queste, servono per ricostruire la nostra storia, al fine di garantirci un
buon presente e un miglior futuro.
Massimiliano
Pantusa, responsabile dei Servizi Informativi dei Testimoni di Geova
di Cosenza, ha spiegato come nei 13 anni più tragici dell’Europa
contemporanea, “la burocrazia dello sterminio” uccise 11 milioni di
esseri umani. L’odio nazista non era interessato tanto a persone come
singoli individui, ma a gruppi, a categorie di persone. Una di queste
categorie era facilmente riconoscibile nei campi sin dal 1934, per il loro
triangolo viola: i testimoni di Geova. Più di 10000 di loro
furono imprigionati nei campi di concentramento e 2000 di loro vi
trovarono la morte, per stenti o perché giustiziati come nemici del Reich.
E’
stato poi proiettato un filmato di 28 minuti, dal tema: I Testimoni di
Geova: Saldi di fronte all’attacco nazista. Subito
dopo, la d.ssa Massara, del Dipartimento di Storia dell’UNICAL, ha fatto
un’interessante rapporto sulla presenza di testimoni di Geova in
Calabria sin dagli anni ’20. Mediante documenti storici originali ha
dimostrato che anche in Calabria i testimoni di Geova furono internati e
spesso confinati per il loro credo, dal quale discendevano comportamenti
che erano in forte contrapposizione all’ideologia nazi-fascista. Ha
concluso la conferenza il Prof. Tobia Cornacchioli, dell’Istituto
Storico sull’Antifascismo, incoraggiando l’uditorio a riflettere
seriamente su ciò che è stato detto e discusso in questa conferenza,
rammentandoci che non è mai troppo tardi per ricordare. La storia non è
mai passata o scaduta, ma è sempre presente e attuale con noi e dentro di
noi, permettendoci di comprendere meglio il nostro presente, per
costruirci un futuro che sia libero da altri così gravi episodi
d’intolleranza razziale, etnica, politica o religiosa.
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CALABRIA |
15
Dicembre 2000 - RENDE (CS) |
Comume di Rende
Locandina
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La
conferenza è stata tenuta nella Sala Consiliare del Comune di Rende.
Il vicesindaco, il dott. Emilio Chiappetta, ci ha portato il
saluto del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale. Il vicesindaco ha
detto che conosce ‘molti testimoni di Geova e senza dubbio questa
iniziativa culturale non può che aumentare la stima e l’ammirazione
personale per i testimoni’. Sono intervenuti il dott. Michele
Calendino del la Fondazione Ferramonti di Tarsia per l’Amicizia tra i
Popoli, che in questi anni ha svolto un'opera di grande spessore sul piano
etico e culturale. Anche a questo convegno, l’esimio Prof. Tobia
Cornacchioli, presidente dell’Istituto Storico dell’Antifascismo e
dell’Italia Contemporanea, ha dato il suo ottimo contributo divulgativo,
lodando e apprezzando i testimoni di Geova per queste iniziative che, a
suo dire, “segnano il passo ad un nuovo modo di raccontare la storia". Il
relatore introduttivo alla videoproiezione è stato l'ing. Giovanni Lopez,
del'Ufficio Servizi Informativi dei testimoni di Geova.
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CALABRIA |
3
Febbraio 2001 - PIETRAFITTA (CS) |
Comune di
Pietrafitta
Locandina
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La
conferenza è stata tenuta nell’Auditorium della Scuola Media Statale di
Pietrafiita. Durante la manifestazione è stata proiettata una
testimonianza filmata di un ex-deportato a Mathausen nativo del luogo, il
Sig. Domenico Geraci, che era il padre del Sindaco del paese, l’Ing.
Marcello Geraci. La relazione iniziale è stata tenuta da Massimiliano
Pantusa, responsabile dell'Ufficio delle Relazioni Pubbliche dei Testimoni
di Geova di Cosenza. Ha concluso la conferenza il Prof. Tobia Cornacchioli,
prefessore di storia contemporanea. |
CALABRIA |
31
marzo 2001 - CASTIGLIONE (CS) |
Comune di
Castiglione
Locandina |
La conferenza e
la relativa proiezione è stata tenuta nell'Auditorium del Municipio di
Castiglione Cosentino presso il Villaggio Scolastico Comunale. La
manifestazione è stata aperta con il saluto del Sindaco, On. Salvatore
Magarò, il quale ci ha confermato tutta la sua stima per la nostra
manifestazione e si è detto disposto per il futuro a darci il suo
sostegno per future iniziative, anche al di fuori del comune. Dopo la
relazione introduttiva, presentata da Massimiliano Pantusa,dell'Ufficio
Relazioni Pubbliche di Cosenza, è stata proiettata la videocassetta 'Saldi'.
Alla fine, Giovanni Lopez, dell'Ufficio Servizi Informativi ha fatto una
breve relazione finale sui progetti futuri di questa iniziativa e
dell'interessante prospettiva di una mostra permanente nel Campo di
Concentramento di Ferramonti di Tarsia.
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CALABRIA |
21
luglio 2001 - TARSIA (CS) |
Comune di Tarsia
Locandina |
La proiezione tenuta a Tarsia è di particolare rilevanza,
non solo per l'accorato discorso introduttivo del Dott. Francesco
Panebianco, Sindaco di Tarsia, ma anche e sopratutto perchè la
conferenza ha annunciato un progetto speciale proposto dai testimoni di
Geova e sostenuto dall'Amministrazione Comunale. Il progetto prevede
l'allestimento di una speciale mostra sull'Olocausto in una delle
baracche del Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. E' un
progetto culturale, che segue altre iniziative, alcune già attuate e
altre in via di attuazione, nei campi concentramento italiani di Fossoli,
Sant'Anna e Risiera San Saba. Alla conferenza hanno partecipato il prof.
Tobia Cornacchioli e il Prof. Alfredo Eisinberg,
dell'Università della Calabria. Quest'ultimo ha narrato dei tristi
rapporti che suo padre ebbe con il campo di concentramento di Ferramonti.
Nei primi mesi del 2002 il progetto della mostra dovrebbe partire e
interessare Istituti e Scuole della nostra e di altre province italiane.
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CALABRIA |
18
gennaio 2002 -
CARCERE DI PAOLA |
MINISTERO DELLA
GIUSTIZIA
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Venerdì 18 gennaio 2002,
alle ore 11.00 hanno si è tenuta una conferenza, dal tema “L’Olocausto
e i testimoni di Geova”, a cui sono stati invitati i circa 200
detenuti del carcere. Dopo l’introduzione di Massimiliano Pantusa,
dell’Ufficio Relazioni Pubbliche dei testimoni di Geova, Eugenio Zupi
Castagno, Ministro di Culto per le Carceri, riconosciuto dalla Stato
Italiano, ha relazionato sulla proiezione della videocassetta Saldi.
Alla fine della proiezione, tutti i detenuti convenuti si sono congratulati
per la nostra iniziativa, che non ha alcuna valenza religiosa o
confessionale, ma solo storico-culturale.
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CALABRIA |
20
marzo 2002 -
CARCERE DI COSENZA |
MINISTERO DELLA
GIUSTIZIA
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Mercoledi 20 marzo 2002, alle ore 10.00 presso la
Casa Circondariale di Cosenza, i testimoni di Geova hanno tenuto una
conferenza, dal tema “L’Olocausto e i testimoni di Geova”, a cui
hanno presenziato diversi detenuti. Dopo il saluto del Direttore del
Carcere di Cosenza, Dr. Filiberto Benevento e l’introduzione di
Massimiliano Pantusa, dell’Ufficio Relazioni Pubbliche dei testimoni di
Geova, Massimo D’Alessio, Ministro viaggiante dei testimoni di Geova ha
introdotto la proiezione del documentario Saldi. Il contenuto
del documentario dall’elevato valore culturale e storico, non ha alcun
carattere dottrinale o confessionale, ma ha presentato un ampio
repertorio di documentazione storica, la cui visione non può che
promuovere il rispetto e la tolleranza, nonché servire da monito per le
future generazioni affinché non si ripetano le vergognose atrocità
compiute dal regime nazista. Ha concluso Giulio Pucci, Ministro di Culto
per le Carceri, riconosciuto dalla Stato Italiano, parlando dei diversi
programmi di recupero operati dai Testimoni di Geova nelle carceri
italiane. I testimoni di Geova, come è noto, sono impegnati ben aldilà
della loro opera missionaria ed evangelica. Ministri di Culto promuovono
programmi di assistenza e recupero, anche in circostanze particolari
come i detenuti nelle Case Circondariali. Secondo recenti statistiche
infatti, i testimoni di Geova in Italia hanno aiutato più di 2400
persone a liberarsi dell’alcolismo, più di 2000 persone sono state
aiutate ad uscire dal tunnel della droga e più di 1600 sono stati
recuperati da problemi con la giustizia.Iniziative come queste non solo
svolgono una funzione altamente divulgativa ma dimostrano che anche
nelle condizioni più sfavorevoli e amare si può manifestare sensibilità
e attenzione nei confronti di un mondo spesso dimenticato. Ci è gradito
inviarVi i nostri più distinti saluti. Con osservanza.
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CALABRIA |
16
marzo 2002 -
COMUNE DI CERISANO |
Comune di Cerisano
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CALABRIA |
21
aprile 2002 -
COMUNE DI SAN FILI |
Comune di San Fili
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CALABRIA |
4
maggio 2002 -
MOSTRA NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI
TARSIA |
Campo di concentramento
di Ferramonti
Locandina
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DAL 4
MAGGIO 2002 AL 30 GIUGNO 2002
Sabato, 4
Maggio 2002, alle ore 11.00, all’interno del campo di concentramento di
Ferramonti di Tarsia, si è inaugurata una speciale mostra documentaria
intitolata: “I Dimenticati dell’Olocausto” che si protrarrà fino
a tutto il mese di Giugno 2002. Dopo il saluto delle Autorità
Municipali del Comune di Tarsia, gli interventi degli storici hanno
mostrato come i testimoni di Geova sono stati duramente perseguitati dal
regime nazista e rinchiusi nei campi di concentramento a causa del loro
pacifismo e del mancato sostegno a Hitler. Nella sola Germania più di
10.000 di loro soffrirono nelle prigioni e nei campi di sterminio, e
quasi 2.000 persero la vita. Lo storico Matteo Pierro, esperto della
vicenda dei Bibleforsher (come erano allora chiamati i testimoni di
Geova) durante il periodo nazista, ha spiegato che pur rappresentando
una minoranza rispetto alle altre vittime dell’Olocausto, la
persecuzione dei testimoni di Geova è peculiare sotto diversi aspetti.
Giuseppe Battistoni, dell'Ufficio Relazioni Pubbliche del comune di VIbo
Valentia, ha poi spiegato che la burocrazia dello sterminio non
ebbe tanto a che fare con esseri umani, quanto con categorie. Per
questo motivo fù biecamente adottato un sistema di identificazione di
ogni categoria: i triangoli di stoffa colorati cuciti sulle divise.
Com’è noto gli ebrei ricevettero una stella di stoffa gialla, i rom o
gli zingari un triangolo marrone, gli omosessuali un triangolo rosa, i
politici uno rosso, etc. I testimoni di Geova erano chiaramente
identificabili nei campi dal triangolo viola. Nessun altro
gruppo religioso, che pure ebbe dei martiri all’interno dei campi, fu
mai catalogato come confessione religiosa in contrapposizione al regime
nazista. Per tale motivo un grande triangolo viola era posto
all’ingresso della mostra per indurre a riflettere sull’atroce
trattamento a cui i triangoli viola furono sottoposti.
La mostra, che il primo giorno, è stata visitata da più
di trecento persone, si compone di 36 pannelli fotografici che
ripercorrono la storia della persecuzione nazista dei testimoni di Geova
sin dal 1935. Accanto alla mostra documentaria è stata allestita una
piccola mostra fotografica relativa al campo di concentramento di
Ferramonti con foto dell’epoca, che come molti sanno, fù il più grande
campo di concentramento italiano. Il campo ospitò, tristemente, 11
testimoni di Geova, alcuni dei quali, come accadde ad una buona parte
degli altri internati di Ferramonti, furono poi trasferiti nei campi di
sterminio austriaci e polacchi.
La mostra
si protrarrà per i mesi di maggio e giugno 2002. Tutti coloro che
vorranno visitarla nei fine settimana, potranno contattare il Comune di
Tarsia, al numero 0981-952093 o l’Ufficio Relazione Pubbliche dei
testimoni di Geova di Cosenza al numero 335-6473540 o tramite E.Mail
all’indirizzo info@massimopantusa.it.
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